Abitudine VS Stimolo
- 8 ago
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Ciao Elite People,
oggi vorrei raccontarvi una conversazione fatta con una mia cliente sulla paura di fallire di nuovo! Lei ha iniziato con me un percorso completamente diverso, ma sempre con il timore che sia il suo ennesimo fallimento. Ha paura di cadere nella monotonia!
Ebbene non le do torto! Sapete, io nasco come piccola agonista di barca a vela, quindi uno sport completamente outdoor e mai avrei pensato di amare successivamente la sala attrezzi ma ... un segreto? non ho mai lavorato e allenato il mio corpo pensandola come tale!
Sapete perchè? ho cercato di andare oltre a ciò che è il mero esercizio che punta a ripetizioni, pause e solo classica spinta eccentrica e concentrica. Ho sempre cercato di prevedere cosa, come e quando quella tale metodologia avrebbe poi modificato il mio corpo, la mia perfomance, il mio approccio mentale e l'evoluzione di esso per poter progredire e testare altro. Quindi la sala attrezzi come campo di lavoro per poi mettermi alla prova per il divenire.
La paura di non farcela, o dell'abbandono spesso accade non solo per incoerenza verso la costanza ma semplicemente accade perchè non c'è stato il vero colpo di fulmine!
Ho dato il titolo a questo post di " Abitudine contro Stimolo" perchè proprio da qui dovremo basare il nostro percorso. Sono antagonistici ma amici allo stesso tempo, ora ti spiego: cerchiamo tutti di crearci una pianificazione per tenere fede alle nostre promesse e per questo motivo ritagliarci nel nostro tempo a disposizione routine efficaci e sistematiche che nel corso delle settimane e mesi riusciamo anche a renderle come veri e propri improrogabili impegni, chiamandole quasi abitudini. Dall'altra parte invece cerchiamo di costruire nella nostra vita degli imput che possano motivarci magari a migliorare, a metterci alla prova, a stuzzicare la nostra volontà... insomma vogliamo essere stimolati.
Ed è qui che nasce contrasto e / o punto d'incontro tra abitudine e stimolo; vi domando ora riuscireste a portare avanti un progetto, un percorso, un cammino che dovrebbe accrescere delle vostre qualità senza che ci possano essere degli "shock point" positivi, delle nuove energie che incrementano le aspettative, senza che possano esserci difficoltà stuzzicanti, permettendovi di progredire e non di arretrare?
oppure amate strade sempre con la stessa andatura comodosa che vi conduce verso uno stesso panorama uguale magari all'anno precedente, tutto ben già calcolato, dosato e nulla di più?
Visioni diverse e sicuramente anche obiettivi, risultati completamenti opposti.
Vi dico ciò che penso sinceramente e come professo ogni giorno: non potrete mai veramente migliorare se nell'abitudine di eseguire, come un compito per casa, le azioni allenanti per mente e corpo non vi imponete di eseguire dei cambi di direzioni e di andatura ( non sto parlando della velocità sul tapis roulant) ...

Il cambiamento che dovete cercare sta nella qualità dell'approccio con cui vi impegnate di fare le cose, sta nella consapevolezza di essere riusciti a conoscere e distinguere tra ciò che è stato un errore e ciò che potrebbe essere il sentiero percorribile da poter affrontare senza paura di perdersi; vi imploro di abbandonare i tempismi indotti da calendario e da orologio per far riaffiorare la fisiologica cadenza dettata dall'adattamento e dalla crescita della vera natura dalla quale siamo noi stessi composti: carne, ossa, cervello, muscoli, tendini, pelle, organi, caducità, vecchiaia, genetica, predisposizioni, infiammazioni e via, via verso mortalità ma ciò che nulla e nessuno potrà abbattere è il nostro spirito!
la prossima volta vorrei parlarti su cosa si basa il nuovo andamento attuale: società, uomo e obiettivi.
Vorrei sapere la tua opinione e a quale squadra tu ti senta + affine!
un abbraccio , Samantha
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